Egregio Direttore,
come commentare la tentata strage a San Donato Milanese? Secondo i ragazzini che hanno rischiato di finire bruciati (si possono ascoltare le loro testimonianze qui e qui), il folle autista dell’autobus, il senegalese Ousseynou Sy, gridava di voler vendicare i morti in mare: i colpevoli, a suo dire, sarebbero Di Maio e Salvini. A suo dire? Sono mesi che la propaganda di sinistra accusa il governo italiano di essere responsabile delle morti di migranti nel Mediterraneo. È una bugia colossale. In primo luogo perché a stipare i migranti sulle peggiori bagnarole non è Salvini e non sono degli italiani. A costringerli ad affrontare il viaggio in mare in condizioni pessime sono i famosi scafisti o trafficanti di uomini. Che sono africani: si vede che non tutti gli africani sono buoni, come sostiene sempre la sinistra. Inoltre, la chiusura dei porti e il contrasto alle Ong (si pensi alla vergognosa “carriera” del no global Luca Casarini, ora indagato) ha provocato una drastica diminuzione delle partenze, e conseguente altrettanto drastica riduzione delle morti in mare (ne avevo scritto qui).
Sono tante le menzogne che ci siamo sorbiti in questi anni. Ci dicevano che i flussi migratori erano un fenomeno inarrestabile. Falso. Ci dicevano che sui barconi arrivavano solo disperati, e non c’era pericolo che si infiltrassero dei terroristi. Falso. Ci dicevano che le Ong salvano vite umane. Falso.
Ora sono mesi che la sinistra dà dei razzisti e degli assassini agli italiani che appoggiano la politica dei porti chiusi. Il risultato di questo clima d’odio è che abbiamo rischiato la strage. La responsabilità è personale, senza dubbio. A essere processato sarà Ousseynou Sy. Ma le parole sono pietre, le menzogne sono “polveri venefiche e malefiche”, e prima o poi qualcuno a cui il veleno è rimasto attaccato passa all’azione. Khieu Samphan, capo di Stato della Cambogia democratica, aveva studiato Marx e il mito del “buon selvaggio” di Rousseau a Parigi, alla Sorbona. Tornato in Cambogia e salito al potere, mette in pratica quanto appreso: vuole eliminare l’odiata borghesia. È un genocidio: 1,7 milioni di morti, un quinto della popolazione. Dichiarerà: “Pol Pot e io siamo stati profondamente influenzati dal pensiero francese. In particolare dall’Illuminismo e da Rousseau”. E dai comunisti della gauche caviar.
Caro Direttore, davanti alla scuola in cui lavoro, agli studenti in attesa di entrare vengono distribuiti periodicamente dei volantini a firma dei “Comitati Internazionalisti”. Ne riproduco qui sotto uno di essi, diffuso a novembre, in cui leghisti e pentastellati sono definiti “campioni di ferocia”, dagli atteggiamenti “barbari e infami”. Si dichiara che da quando Salvini è al governo “è aumentato il numero di coloro che muoiono in mare: 8 morti al giorno, contro i 3 del periodo del suo predecessore PD”. Si prevede anche il numero dei decessi futuri fino alle prossime elezioni europee: “più di 1500 morti in mare, mantenendo la media degli 8 al giorno”. Il volantino si conclude in perfetto stile sovietico: “Solo la politica comunista, che non va a caccia di voti ma lotta per un mondo nuovo, può schierarsi dalla parte dei più deboli!” Sicuro, i più deboli. Come i contadini ucraini spazzati via in quello che fu un altro genocidio comunista, questa volta ordito da Stalin: l’Holodomor del 1932-1933.
I numeri riportati dal volantino sono palesemente falsi (si veda la mia piccola ricerca). E se l’autista senegalese avesse letto un volantino del genere?
Cordiali saluti
Emanuele Gavi