E questo sarebbe progressismo?

Egregio Direttore,

domenica scorsa ha preso il via il Sinodo per l’Amazzonia. Il venerdì precedente nei giardini vaticani si è svolta, “per la consacrazione del Sinodo a san Francesco” (!), una cerimonia pagana a suon di maracas, con statuette ambigue e collanine, copricapi variopinti e visi pittati di rosso. I partecipanti danzano in cerchio e poi si prostrano a terra non davanti al Santissimo, ma intorno a un plastico che rappresenta l’Amazzonia (vedere per credere il filmato di Vatican News, dal settimo al diciottesimo minuto). Il tutto alla presenza del Papa benedicente.

Vorrei porLe solo un paio di domande: ma Jorge Mario Bergoglio non sarebbe, a detta di tutti i media, un progressista? E quale progresso ci sarebbe per i cristiani nel ritorno al paganesimo, e per la società intera nel ritorno alle superstizioni dei popoli primitivi? Che superstizioni rimangono anche se il primitivo, da Picasso in poi, va tanto di moda tra artisti e intellettuali.

A tutti coloro che si fidano di Nessun Giornale e di Niente Social (il settimanale in allegato per chi vuol farsi gli affari suoi) consiglio la lettura del romanzo Il signore delle mosche, scritto dal premio Nobel William Golding. Lo troveranno illuminante. Vogliamo davvero tornare alla barbarie? La tendenza si sta diffondendo, basta pensare ai tatuaggi… E a muovere i fili c’è il signore del titolo. Che non è san Francesco.

Cordiali saluti

Emanuele Gavi

03

02

04 Priapo in Vaticano

Carino il bambolotto sulla destra. C’è proprio di che prostrarsi con la faccia a terra