Lezioni impossibili. Diletta Leotta spiega le condizioni per riuscire bene negli studi

Egregio Direttore,

dunque a Sanremo ci sarà anche Diletta Leotta. In compagnia di altre nove donne, tra bellone, ex bellone, reginette dei fornelli e giornaliste à la page. Ogni categoria del pubblico femminile si sentirà rappresentata. Manca solo Greta.

Sono contento per la presenza della Leotta, anche se non penso che guarderò il festival: preferisco ascoltare qualche brano di musica. Sono contento perché la Leotta mi pare un personaggio positivo, una ragazzona briosa ed energica. Fosse per me, la vorrei a scuola a tenere un ciclo di conferenze. Penso sarebbe un’ottima insegnante.

Un’ottima insegnante? Certo, pare un’affermazione azzardata. Un buon insegnante deve possedere un mucchio di doti, difficili da trovare tutte nella stessa persona, figuriamoci in una stellina della tivù. Deve conoscere bene la sua materia, ma anche essere in grado di trasmetterne i contenuti essenziali a chi ne è digiuno. Inevitabilmente dovrà sapersi orientare tra le diverse forme di comunicazione (la Leotta di forme… non facciamo battute volgari: sicuramente sa comunicare). Non è finita. A un insegnante sono necessarie nozioni di pedagogia, psicologia, didattica, prossemica, e naturalmente gestione delle dinamiche di gruppo: lavora infatti con gruppi di persone. Un insegnante è chiamato a essere il capo di una tribù di adolescenti. Dunque, per indole e caratteristiche personali, dovrebbe essere un leader. Gli sarà inoltre richiesto di organizzare un piano di lavoro, progettare tempi e attività, superare le difficoltà che via via emergeranno, coordinarsi con i colleghi delle altre discipline, valutare infine l’esito del suo operato per ricominciare poi tutto daccapo, apportando le opportune migliorie… Non è che sia difficile fare l’insegnante: il difficile è essere un buon insegnante.

Un buon insegnante, soprattutto, è un motivatore. E Diletta Leotta credo sarebbe bravissima a motivare gli studenti. Immaginiamo di affidarle un argomento. Proviamo, per esempio, a farci spiegare da lei quali sono le condizioni per riuscire bene negli studi. Non parlo del metodo di studio. Mi riferisco a tutto ciò che sta a monte, ai comportamenti che vanno adottati per consentire al nostro cervello di funzionare a dovere. Io di solito, in ogni nuova classe in cui mi trovo a entrare, elenco tre punti imprescindibili.

1) Dormire almeno 8 ore per notte

01 Diletta a letto

Già il nome (DiLETTA LEoTTA) sembra contenere un messaggio subliminale. Suona come un invito. Lo si può usare per spiegare la consonanza, l’assonanza, la paronomasia, il nomen omen (in più Diletta significa “amata”, e chi potrebbe odiarla?). Proviamo a immaginare una didascalia per la foto sopra. Qualcosa come “DiLETTA va a LETTO”, “Il LETTO di DiLETTA”, oppure “La LEoTTA di noTTE a LETTO”. Una vera e propria scarica di dentali. Par quasi di sentire il cuore che batte emozionato. Una via di mezzo tra la poesia e l’ossessione.

Come che sia, il messaggio della foto è chiaro: bisogna andare a letto presto, per alzarsi riposati e allegri.

2) Fare colazione

02 Diletta colazione

Cosa motiva più dell’esempio? Basta una rapida ricerca su Internet, e troviamo immortalate diverse colazioni della Leotta. Altro che le modelle anoressiche a cui ci ha abituato l’orrido mondo della moda: brava Diletta! Domattina il caffellatte lo prendo anch’io.

3) Seguire la regola d’oro della salute, ovvero 0-5-30 (questa me l’ha insegnata un medico durante una conferenza che aveva tenuto a scuola). Cosa si intende con questi numeri?

  • 0 (sì, proprio zero) sigarette

03 Diletta pallone

La foto potrebbe apparire non pertinente. Ma questo solo perché… in rete non si trovano foto della Leotta che fuma (capito, Belen? vergogna!). In realtà anche quest’immagine ha un significato profondo: cari ragazzi, anziché fumare, divertitevi in modo sano, con una bella partita! Ci si fanno più amici col pallone che con le sigarette!

  • 5 porzioni di frutta e/o verdura al giorno

Vediamo: la frutta…

04 Diletta frutta

“Che bei meloni!” scapperà detto a qualche mio alunno. Ed ecco che anche l’adolescente più schizzinoso viene conquistato dalla dolcezza tutta naturale della frutta.

E la verdura?

05 Diletta verdura

Veramente per verdura si intendono gli ortaggi verdi, non i pomodori, ma non sottilizziamo.

  • almeno 30 minuti di movimento al giorno

E qui abbiamo l’imbarazzo della scelta:

06 Diletta sport

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Insomma, seguendo il buon esempio della Leotta, siamo tutti pronti per buttarci sui libri.

07 Diletta studia

Fa bene al cuore vedere una personcina così studiosa.

Dunque, non possiamo che essere grati a Diletta Leotta per aver inondato il web con le sue foto. Non l’ha fatto certo per esibizionismo, figuriamoci. Sicuramente, come abbiamo avuto modo di vedere, ha voluto lanciare messaggi positivi e sani: di questi tempi non è poco. Messaggi che i giovani assorbiranno come delle spugne, e ricorderanno per sempre, conquistati dalla sua freschezza e spontaneità.

Caro Direttore, i nostri ragazzi hanno bisogno di modelli. Se non li trovano tra i loro insegnanti, li andranno a cercare altrove, per esempio nel mondo dello spettacolo. E cosa trovano? La bella Diletta è più unica che rara. Ma no! Non cediamo al pessimismo. Ci sono tanti altri vip che potrebbero tenere bellissime lezioni nelle scuole. Che ne direbbe di un’ora di epica con Cristiano Ronaldo? Raffaello Tonon sarebbe perfetto per illustrare le regole di abbigliamento. E Rocco Siffredi potrebbe spiegare che il degrado genera degrado. A Mara Maionchi, invece, farei chiamare le famiglie degli alunni bocciati: “Per noi è no…”

Cordiali saluti

Emanuele Gavi

Aggiornamento del 28 gennaio
Altro che lezione impossibile! Tutto vero! La Leotta vorrebbe dormire non otto, ma nove ore tutti i giorni… Vedere per credere:

https://dilei.it/bellezza/video/diletta-leotta-quante-ore-dorme/679689/